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DECEPTION TRILOGY - RINA KENT

  • Immagine del redattore: Laura
    Laura
  • 11 giu
  • Tempo di lettura: 3 min
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TRAMA

Adrian Volkok, l’uomo più temuto di New York, non è il tipo di persona a cui dire di no. Gestisce ogni cosa con pugno di ferro e tutti i suoi ordini vengono eseguiti. Quando mi propone un singolare accordo, ho due sole possibilità: finire in prigione o accettare. In fondo, si tratta solo di fingermi sua moglie morta e non dovrebbe essere poi così difficile, giusto? Nel momento in cui la recita inizia, tutto precipita nel caos e la mia unica via di salvezza passa proprio attraverso Adrian, l’uomo che però potrebbe essere la mia condanna. Adrian nasconde un passato oscuro e io potrei non essere che una pedina sacrificabile nel suo spietato gioco di potere


RECENSIONE

Allora chiariamo una cosa: non avevo intenzione di leggere Rina Kent questo mese, ma dato che mi trovano nel limbo più totale e sapendo che le sue storie e la sua scrittura mi attirano, ho deciso di non seguire l’ordine e mi sono buttata su ciò che mi ispirava di più.


Riassunto : NON ME NE SONO PENTITA NEANCHE UN ATTIMO


Questa non è una semplice storia d’amore. Si parla di un matrimonio che sembra arrivato al capolinea… o forse no? È una relazione intensa, tossica in certi tratti, fortemente tormentata, ma anche incredibilmente reale.

Nel cuore della trama c’è Winter, una figura chiave che ci fa immergere nella Bratva e soprattutto nella figura di Adrian: un personaggio potente, enigmatico, freddo, che opera sotto il comando di Sergei.


Adrian non ha una doppia vita, ma vive un costante conflitto tra il mondo a cui appartiene e la donna che ama. È un uomo dominato dal controllo, dalla freddezza e dalla brutalità… ma tutto questo crolla davanti a Lia.


Con lei perde completamente la ragione: Lia e Jeremy, il loro figlio, sono al primo posto. Sempre. Adrien si sacrifica per loro, è pronto a tutto pur di proteggerli, anche a uccidere, pur di non perderli. Fa di tutto per impedire che Lia lo lasci, perché nel suo passato l’ha già vissuta quella perdita. E stavolta non è disposto a sopportarla di nuovo.

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Adrian è per me una combinazione perfetta tra:

la cattiveria e il sadismo di Aiden connubio di controllo e la manipolazione mentale di Jonathan.L’ho amato in ogni sfumatura, soprattutto nel modo in cui si confronta con Lia: una protagonista ribelle, dolce, sempre con la parola pronta, anche quando il cuore le crolla addosso.

«È tutto okay.» «Non dirlo più.» «Che è okay?» «Quella parola non ti si addice. È da ragazzini, quando tu sei tutt’altro.»

Nel secondo volume avviene anche un momento chiave: un incidente legato alla danza che cambia radicalmente il destino di Lia. Un evento drammatico che la costringe a reinventarsi e ad affrontare il suo dolore.

ho detto quanto sia diverso il mio amore, quanto possa diventare oscuro, ma ti amo, più di quanto abbia mai amato qualcuno in vita mia.

La trilogia affronta tematiche forti come depressione, salute mentale e tentato suicidio. Ma non lo fa mai con superficialità: Rina Kent riesce a far sentire il peso emotivo di ogni scena, rendendo tutto estremamente umano.

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E lo spicy? Tantissimo. Potente. Coinvolgente.

Non vedevo scene così intense dai tempi della trilogia di Aiden ed Elsa.

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Il finale è stato un po’ veloce, ma ben costruito. La parte mafia è ben scritta, con dinamiche credibili, una gerarchia chiara e il giusto equilibrio tra azione e sentimento.

La storia d’amore, per quanto tormentata, ha avuto il lieto fine che meritava.


⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️


 
 
 

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