HONEY - KATIUSCIA SALVINI
- Laura
- 17 giu
- Tempo di lettura: 3 min

TRAMA
Sono un cowboy senza cavallo.
Costretto su una sedia a rotelle.
Odiato dal mio cane.
Compatito dalla famiglia.
Potrebbe andare peggio di così?
Ovviamente sì.
La mia nuova infermiera in realtà è una escort.
Mi chiamo Bear Coventry e il ranch era tutta la mia vita, ma è bastata una notte per distruggere ogni cosa. Ecco perché ho appeso il cappello al chiodo. A cosa mi serve, se rischio di non tornare a camminare?
Ora sono un orso di nome e di fatto, padrone solo dei miei spazi e dei miei silenzi. O almeno così credevo, finché Winnie Bryce non si è trasferita a casa mia.
Quella donna è ingombrante, determinata a non farmi sconti e con una strana fissazione per il miele. I suoi bigliettini motivazionali sono una persecuzione e il sorriso un promemoria di ciò che non potrò più avere.
Winnie vuole salvarmi a ogni costo, diventando la regina di un alveare che non spetta a lei ricostruire.
Il mio alveare.
Il suo canto sarà la mia rovina.
O la ragione della mia rinascita.
RECENSIONE
Ho letto questa storia su consiglio della mia amica @cherylredbook , e devo dire che quando si tratta di libri che parlano di disabilità, ho sempre la curiosità .🥰🥰
In particolare in questo periodo estivo, Honey è stata una lettura perfetta: è una storia d’amore che prende i suoi tempi con la giusta ironia per tormentare il grande Bear Coventry.😂
Il protagonista, Bear, è un uomo che ha avuto un incidente e si ritrova costretto sulla sedia a rotelle. Non si tratta di una condizione definitiva, ma ha bisogno di tempo e di assistenza per poter recuperare. Per questo motivo la madre decide di assumere un’infermiera, ma per errore chiama Winnie, che in realtà è un’escort. Da questo equivoco parte tutta la storia.🤗😂
All’inizio tra Bear e Winnie non scorre buon sangue. Lui è un vero “grumpy”, chiuso, arrabbiato con il mondo, mentre lei è solare, alla mano, e con la voglia sempre di stuzzicarlo🤣😜.
Devo dire che per me Bear all’inizio è stato difficile da comprendere: sembrava avere un muro intorno, ma grazie alla costanza di Winnie – e alla mia come lettrice – quel muro pian piano è caduto.
Mi è piaciuto molto come Winnie, pur non avendo esperienza come infermiera, sia riuscita a stimolare Bear, a incoraggiarlo e a farlo uscire dal guscio in cui si era rinchiuso. Bear è un personaggio con molte responsabilità e con la necessità di diventare il capo non solo del ranch, ma anche della famiglia. L’incidente lo ha messo a dura prova, facendogli perdere fiducia in sé stesso. Winnie però riesce a riaccendere in lui la voglia di vivere, con la sua dolcezza e la sua autenticità.
Anche Winnie cambia grazie a questa esperienza: per la prima volta, non deve fingere. Con i suoi clienti era sempre in una sorta di “modalità recitazione”, ma al ranch, con Bear, riesce finalmente a essere se stessa al 100%. Questo aspetto mi ha colpita molto, perché mostra come anche lei, nonostante il suo lavoro e le sue difficoltà, stava cercando un posto in cui sentirsi a casa.

Ovviamente non mancano le discussioni, qualche scena spicy al punto giusto, momenti di gelosia e una bella tensione 🔥🔥🔥🔥. Il rapporto tra i due cresce lentamente ma intensamente, e verso la fine diventa sempre più coinvolgente.
In generale, posso dire che Honey mi è piaciuto. Una storia originale, dolce, con dei bei messaggi da trasmettere. Il finale è molto romantico e ben costruito, e l’epilogo dà quel tocco finale che ti fa chiudere il libro con il sorriso.

È una storia di rivincita, di guarigione e di riscatto per entrambi i protagonisti: Winnie riesce a trovare il suo posto nel mondo, e Bear impara ad andare avanti senza sentirsi definito dalla sua disabilità.
⭐️⭐️⭐️⭐️,25
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